#ACCADDEOGGI#20

 

Archeo a Chiusi: #AccaddeOggi

Rivivono sui Social del GAC, le ricche cronache archeologiche locali con l’omonima rubrica nata da un’idea  del direttore del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi Maria Angela Turchetti e resa possibile dalla collaborazione con il Gruppo Archeologico “Città di Chiusi” ed in particolare con l’appassionato cultore di storia locale Roberto Sanchini, che per trent’anni del Gruppo è  stato anche presidente.

 

L’archeologia trova un appoggio in discipline scientifiche e mediche nello scavo di Poggio Gaiella

 

19 settembre 1842 – “I teschi che le ho spedito mi furono regalati dal fu Pietro Casuccini, due anni fa nel tempo che assisteva con esso Lui a scavi praticati sopra un Poggio detto Poggio Gaiella alla distanza di tre miglia dalla Città (s’intende di Chiusi) e in vicinanza del nostro Lago. Moltissime furono le tombe che in questo luogo si trovarono, in comunicazione le une colle altre per mezzo di lunghi e stretti viali, in guisa da formare una specie di labirinto: il monte intero ne era per così dire perforato in tutti i sensi. […] Per molti oggetti, abbastanza conservati, raccolti in queste tombe fu deciso essere le medesime certamente state scavate dagli antichi Etruschi. […] La tomba nella quale furono trovati i due teschi era scavata nel tufo come le altre, ed esposta a mezzogiorno; parte della di lei volta erasi avvallata, ma rimossa con diligenza la terra che ingombrava il piano della tomba o camera del sepolcro, si videro due letti funebri scavati in una delle pareti della camera, e presso questi giacevano i due teschi dei quali favella, e di uno soltanto trovossi anche la mascella inferiore”. Così scriveva, in una lettera del 19 novembre 1842, il Primario Medico Condotto di Chiusi Dr. Ferdinando Bruni, che quasi trent’anni … Leggi tutto

 

Segui il GAC su