Le Nostre Attività

L’inizio ci ha visto ragazzi sciamare per le nostre campagne, attirati dal fascino delle rovine dei tanti ipogei celati dai rovi, e lì segnalare reperti e ferite; per ferite s’intendono in particolare quelle inferte al patrimonio archeologico, oltre che al paesaggio, dalle cave di prestito aperte in quegli anni 70 del Novecento su colline che da millenni custodivano ancora testimonianze di necropoli e d’insediamenti. In seguito, sotto gli occhi di tutti, nel cuore della città, abbiamo vestito la divisa dei cunicoli, sporca di avventura, di terra e di lavoro, quel lavoro che in sei anni intensi ha regalato alla comunità il percorso sotterraneo del ‘Labirinto di Porsenna’ visitato ogni anno da 15.000 persone in media. Nel frattempo e nel decennio successivo la collaborazione agli scavi dell’Università di Siena, prima, e dell’Orientale di Napoli, poi, ci ha permesso di condividere percorsi di crescita culturale ed umana, oltre che tecnica, di solito negati ai figli del piccolo universo racchiuso in se stesso che è questa cittadina di provincia. In quegli anni la nostra sede, su cui abbiamo investito un bel po’ di soldi, manualità e fatica, è divenuta la base logistica di tanti che venivano a Chiusi a studiare e scavare. La nostra età edulta, od epoca d’oro che dir si voglia, è stata suggellata da convenzioni con il Comune, la Soprintendenza Archeologica e l’Orientale di Napoli, a cui è seguita la creazione del Museo Civico della Città sotterranea, che è gran parte frutto del nostro contributo materiale e intellettuale; fra gli scavi, quello della necropoli di Pilella avrebbe meritato una mostra. Attualmente, come un vecchio ci dedichiamo a raccontare, con negli occhi la luce del passato e in bocca un po’ l’amaro del presente, aspettando i giovani che ripetano la nostra avventura, facendo passi verso di loro, anche tecnologici…

 

Passato e Presente – I lavori che hanno fatto la storia

Itinerari

Biblioteca

Conversazioni

La Banca della Memoria

Noi e la “sQuola”