Chi Siamo

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Il Gruppo Archeologico “Città di Chiusi” si forma alla metà degli anni ’70 del Novecento e il 2.3.1996 si costituisce formalmente in associazione di volontariato ai sensi della L. 11.8.1991, n. 266; dal 1998 è iscritto nell’apposito Albo previsto dalla dalla L.R. n. 28/93.

La sua prima attività è rivolta al controllo del territorio dove segnala e documenta i danni al patrimonio archeologico causati dalle numerose cave di prestito per i lavori della Direttissima Roma-Firenze e dalle attività agricole ed edilizie, recuperandone i reperti residui in collaborazione col personale del Museo Nazionale.

Gli si debbono anche una serie di interventi a salvaguardia della Tomba di Vigna Grande, conclusisi con l’installazione di un cancello metallico.

Nell’ultimo scorcio degli anni ’70 e nei primi anni ’80 viene portata avanti un’intensa attività di esplorazione e di documentazione topografica, fotografica e video delle cavità artificiali esistenti nel sottosuolo della città, edita da Franco Fabrizi nei due libri Chiusi. Il Labirinto di Porsenna e Il Labirinto di Chiusi: storia – scavi – esplorazioni, dati alle stampe a Cortona, presso Calosci, nel 1987 e nel 2001, e, già nel 1985, col documentario Etruschi tra leggenda e realtà, prodotto da Videomagic Chiusi, coautori Riccardo Chiarello e Roberto Sanchini.

Tali ricerche sono l’occasione della scoperta di una cisterna in Via Mecenate col suo ricco butto d’intonaci dipinti e rivestimenti marmorei di epoca romana, ora esposti nel Museo Nazionale Etrusco e in quello Civico dopo lo scavo da parte della Soprintendenza Archeologica della Toscana.

L’attività di collaborazione con quest’ultima e col Comune si fa costante a partire dal 1986.

Fra l’autunno 1986 e la primavera 1987 porta a termine lo scavo ed il rilievo di una monumentale cisterna etrusco-romana all’interno del parco pubblico dei Forti e contestualmente mette in evidenza nell’area circostante le prime tracce di un importante contesto proto villanoviano.

Segue l’allestimento e l’apertura con personale volontario della mostra “I Romani di Chiusi” (18 luglio – 30 settembre 1987), dove vengono esposti anche i reperti recuperati nell’occasione, dopo il loro restauro, in particolare anfore vinarie ed olearie.

Nel 1988 intervento analogo interessa un’altra cisterna in Via Mecenate (propr. Cencini), ricca di ceramiche medioevali e rinascimentali (secc. XIV, XV e XVI).

Il restauro di tali ceramiche è fatto oggetto di un corso aperto ai volontari dei gruppi archeologici della zona organizzato in collaborazione  con l’Amministrazione Provinciale di Siena, oltre che con Soprintendenza Archeologica e Comune di Chiusi, e si è concluso con la mostra “Ceramiche restaurate provenienti da una cisterna medioevale di Chiusi”, tenuta aperta da volontari nel periodo 6 novembre 1994 – 6 gennaio 1995.

Fra l’agosto 1989 e la tarda primavera 1995, col sostegno finanziario della locale banca di credito cooperativo, l’associazione ha portato avanti lo scavo archeologico di un esteso settore dei Cunicoli dell’Orto vescovile di Chiusi (circa 120 m. di gallerie), conclusosi con la creazione del percorso attrezzato  “Il labirinto di Porsenna”, inaugurato il 25 giugno 1995.

Nel 1996, all’interno del parcheggio dei Forti, vengono portati alla luce e successivamente restaurati i resti di un antico fontanile e di opere murarie diverse  .

Nel 1997, in località Badiola, in occasione di saggi preventivi di scavo commissionati dalla Soprintendenza archeologica viene individuato un grande pozzo a probabile destinazione cultuale, che restituisce resti importanti della decorazione fittile  degli edifici della circostante area sacra e vasellame utilizzato nelle pratiche rituali.

All’estate 1998 risale l’intervento all’interno della Tomba dell’Iscrizione, nella necropoli chiusina di Poggio Renzo, che porta all’individuazione di una fossa-ossario ed alla valorizzazione dell’iscrizione etrusca a carattere imperativo o di scongiuro che reca graffita sopra una nicchia ed a cui deve il nome.

Sempre su commissione della Soprintendenza e del Comune, nell’autunno-inverno 2000-2001  viene effettuato un saggio di scavo preventivo all’interno dell’ex refettorio della Scuola Elementare di Chiusi (oggi Auditorium di S. Francesco) con l’individuazione di emergenze insediative alto-medievali.

Nel febbraio 2002, l’ attività di sorveglianza del cantiere per l’ampliamento della sede stradale, richiesta dall’Ispettore di zona, permette di segnalare la presenza dei resti della grande domus romana di Via dei Longobardi. Le campagne di scavo che seguiranno godranno dell’apporto di manodopera volontaria e lo stesso apporto verrà richiesto nella tarda primavera-estate 2011 per interventi di pulitura, manutenzione, sistemazione e fruizione dell’area relativa, in occasione dei quali l’associazione ha  messo a disposizione i locali della sede per ospitare gli archeologi della cooperativa incaricata degli stessi.

Altri saggi di scavo su incarico della Soprintendenza  sono stati effettuati nel 2004, in loc. Martinella, evidenziando i resti di un sepolcreto di età arcaica distrutto da precedenti attività di cava.

Il 3 luglio 2005 è stata inaugurato il Museo Civico la cui Sezione  didattica dedicata alla realtà ipogea di Chiusi è prodotto del nostro apporto d’idee progettuali, di studio della storia, dei contesti e dei reperti,  di elaborazione dei testi e infine di materiale documentario esposto, in esecuzione di apposita convenzione stipulata con il Comune.

Nel corso dell’estate, partendo da una nostra segnalazione, per conto della Soprintendenza siamo stati impegnati in interventi di recupero e di scavo di alcune tombe etrusche all’interno della grande cava delle Paccianese, non lontano dal Lago di Chiusi. La scoperta più eclatante è stata quella di quella che è stata denominata “tomba della Bella Signora”, databile alla seconda metà del II secolo a.C., una piccola camera inviolata al lato di un lungo e profondo dromos, chiusa da una grande tegola e contenente un’urna cineraria in travertino, con maschera femminile sulla cassa e iscrizione sul coperchio, col suo corredo composto da un balsamario di alabastro e da oggetti in osso artisticamente intagliati, pertinenti al rivestimento di un cofanetto per il trucco ed al suo contenuto.

Nei mesi di luglio e agosto 2006 è stato offerto supporto di lavoro volontario allo scavo di due tombe a camera, una arcaica e l’altra ellenistica, in loc. Bagnolo, nella periferia collinare di Chiusi Scalo, nell’ambito di  indagini preventive condotte sotto l’egida della Soprintendenza ai Beni Archeologici.

Nel 2008 una campagna di scavi è stata condotta all’interno della necropoli di Pilella, effettuato fra aprile e luglio per conto della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, col sostegno finanziario della locale Banca di Credito Cooperativo e, in seguito, del Comune. Sono state indagate, documentate e rilevate ben quattro tombe a camera contigue e, nonostante i crolli e le tracce evidenti di precedenti violazioni e spoliazioni, lo scavo ha permesso di recuperare alcune urne di alabastro e terracotta assieme a oggetti facenti parte del corredo funebre, nonché, più in generale, di acquisire informazioni importanti sulla struttura dei sepolcreti e sul rituale funerario della Chiusi di età ellenistica (II-II sec. a.C.). Al termine è stata ripristinata l’originaria destinazione agricola dell’area.

Nel 2009, l’attività, in particolare di studio, consulenza, elaborazione testi e messa a disposizione di documentazione, resa, sempre a livello di volontariato, dal presidente e dal socio Enrico Barni ha permesso l’allestimento all’interno degli spazi del Museo Archeologico Nazionale della sezione chiusina della Mostra L’occhio dell’Archeologo, incentrata sull’attività giovanile del grande archeologo senese Ranuccio Bianchi Bandinelli.

Nello stesso anno la collaborazione con le classi V A e V B della Scuola Primaria dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Chiusi nell’ambito del progetto “Piccole Guide”, al termine di un ciclo intenso d’incontri e di visite guidate, ha avuto come risultato la presentazione dell’opuscolo a stampa “Chiusi… nel tempo” con testi, illustrazioni e composizione grafica curati direttamente dai bambini sotto la guida dei loro insegnanti. La collaborazione con l’istituzione scolastica è proseguita nel 2010 sino a consentire ai bambini di essere loro stessi guide dei coetanei nelle visite ai siti archeologici della città.

È del resto a partire dal 2009 che, in attesa di ridefinire i rapporti di collaborazione conla Soprintendenzaai Beni Archeologici della Toscana in conseguenza dell’avvicendamento avvenuto ai vertici del Museo nazionale, abbiamo cercato di occupare maggiormente lo spazio che nessuna norma ci poteva precludere: quello della divulgazione. Così nostri soci hanno reso pubblici i loro studi storico-archeologici, inediti o parzialmente resi noti in conferenze o incontri. Inoltre, in collaborazione sia con l’Istituzione del Teatro P. Mascagni, nell’ambito del Festival Orizzonti, sia con l’Associazione Pro Loco, durantela Festadell’Uva, e infine con l’associazione Amici del Museo della Cattedrale, sono state organizzate passeggiate guidate alla scoperta dei reperti costituenti l’arredo urbano del Centro Storico (“Di pietra in pietra” il loro titolo) a cui si è aggiunto, nella stagione invernale, un ciclo di conversazioni di aggiornamento delle guide volontarie del Museo della Cattedrale su temi dell’archeologia e della storia locale. Nell’estate era stata tenuta una relazione dal titolo “Profumi antichi” davanti agli allievi dell’Università Popolare di Chiusi.

Nel 2011, al contributo agli interventi di pulitura, manutenzione, sistemazione e fruizione dell’area di scavo della domus romana di Via dei Longobardi già evidenziato,  si possono aggiungere:

– le due conferenze su temi di archeologia sperimentale del socio Alessandro Pacini: “Tecnologia del bronzo in Europa dal III millennio al I secolo a.C.” e “Patine e coloriture nell’oreficeria antica” (11 e 18 febbraio);

– la collaborazione con il Comitato comunale per la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia nell’organizzazione del convegno “Chiusi e la Val di Chiana nell’Unità d’Italia” (19 marzo), con relazioni dei soci Roberto Sanchini, Enrico Barni e Maria Vera Cresti;

– il II Incontro con la lingua etrusca presso il Museo Civico “Il Labirinto”, con relazione del socio Massimiliano Canuti, “Parlando con gli Etruschi” (11 marzo);

– gli incontri con i protagonisti delle esplorazioni e degli scavi e visite guidate in occasione di Amico Museo (8 – 15 maggio) presso il Museo Civico “La città sotterranea”;

– l’allestimento e la messa in opera di due nuovi pannelli illustrativi del percorso sotterraneo “Il Labirinto di Porsenna”, nell’Orto vescovile, e l’elaborazione del testo e del corredo grafico di un altro pannello a corredo della Cisterna dei Forti e del circostante sito protostorico.

Nel 2012 le iniziative dell’associazione sono state:

– l’incontro con Alessandro Pacini sulle antiche tecnologie (Sabato 21 aprile  – Palazzo Vescovile di Chiusi);

– le due serate “Cunicoli ’89 -‘95 – Il Gruppo Archeologico racconta”, con i protagonisti dello scavo e visita guidata al percorso sotterraneo “Il Labirinto di Porsenna” dell’Orto Vescovile (Sabato 19 maggio in occasione di “Amico Museo” e a luglio durante le “Notti dell’Archeologia”);

– la passeggiata-racconto lungo il Sentiero della Bonifica del 28 luglio 2012 per celebrare i 150 anni di ferrovia a Chiusi e in Valdichiana (1862-2012);

– l’edizione di un nuovo numero del Bollettino del Gruppo Archeologico;

– la collaborazione con Banca Valdichiana nell’ambito delle iniziative organizzate nei locali della sede della Società di Mutuo Soccorso “Amici per Sempre”, definendo e poi portando avanti con nostri relatori il programma del 1° ciclo d’incontri settimanali sull’archeologia a Chiusi, a cui è seguito un 2° ciclo conclusosi nella primavera 2013 con le visite ai siti archeologici chiusini di Poggio Gaiella e del Petriolo.

Nel 2013 in collaborazione con l’Associazione Pro Loco e l’Opera della Cattedrale abbiamo poi tenuto tre incontri sul tema “Chiusi fuori porta”, in occasione dei quali sono stati illustrati gli itinerari storico-archeologici legati alle tre storiche porte di Chiusi, per valorizzare emergenze monumentali e memorie spesso semisconosciute o trascurate.

Durante l’anno ha pure preso corpo con la partecipazione attiva di appassionati provenienti da ambienti esterni al Gruppo un’iniziativa di formazione sul web di una banca dati documentaria di foto e cartografie storiche di Chiusi e del suo territorio.

Nel mese di dicembre è stato infine portato a termine uno studio approfondito sul tumulo di Poggio Gaiella e la Chiusi dopo Porsenna.

In generale va ricordato il costante appoggio logistico e di manodopera volontaria nelle campagne di scavo portate avanti a Chiusi prima dall’Università degli Studi di Siena – Dipartimento di Scienze della Terra all’interno della Tenuta Marcianella (1987-1991) e poi dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli in loc. Petriolo (1992-2004). La collaborazione con l’Orientale di Napoli è proseguita anche negli anni successivi, fino alla pubblicazione del 2° volume sulle indagini condotte nell’area, nel 2009; in particolare, oltre al restauro della copertura fittile del tetto dell’edificio tardo-arcaico, è stata curata l’installazione delle opere provvisionali (tettoia metallica e regimazione delle acque piovane) a tutela del settore di scavo rimasto visibile.